venerdì 21 ottobre 2011

Peccato di Hybris

Il peccato di hybris , si sa, prima o poi si paga e prima lo si paga e meglio è, cosi' non passano neanche quaranta secondi dal meritato vantaggio che già saldiamo il nostro debito con Nemesi.
La legione impatta contro la falange di fanteria elvetica, un tempo l'armata piu' temibile d'Europa, oggi poco piu' che un manipolo di ragazzini scarsi e motivati, e lo stridore delle lame attesta che le formazioni sono bloccate, impantanate, una davanti all'altra.
Le truppe ausiliarie non bastano, non pungono come si conviene, satolle di banchetti post derby, guardano con fastidio i barbarici elevezi che non piegano la testa innanzi ai civilizzatori. Anzi, Zwingli il riformatore in persona, arringa i suoi, accantonando per un attimo il concetto di predestinazione, minaccia la dannazione eterna per chiunque non si impegni a difendere la riforma contro il giogo di Roma. Va bene cosi', le capacità dell'avversario sono state testate, l'accampamento della legione rimane a guardia del castrum nemico che, forse, rimpiange amaramente l'ardire di aver provocato l'Aquila.
Con la consapevolezza del favore del campo di battaglia e della richiamata dei veterani dal meritato otium, ci si rivede il 3 Novembre!
Forza Lazio.

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