giovedì 2 febbraio 2012

Lascia andare il mio Popolo!

Un cuore grande così, che batte più forte di tutto e tutti, come un martello pneumatico che si abbatte sulle ingiustizie che sembravano averci travolto. Contro il ragioniere che tarpa le ali ai nostri sogni, contro il suo fido segugio, contro il diavolo, calato a Roma sotto forma di biscia rossonera. Contro la sfortuna che si accanisce sulle fibre e sulle giunture dei nostri guerrieri. Contro il gelo che sferza l'umore e amplifica il boato dell'urlo del giusto che spezza le catene. Contro tutto...contro tutti. Lascia andare il mio Popolo! O Faraone, perché il suo grido è giunto in alto stavolta. Per una sera, forse una sera soltanto, la nostra gioia ha avuto un sapore diverso, di libertà, di sfida al nemico che non si cela più ormai..nella speranza che la rabbia continui ad ardere, avanti così

-Nell'anno del Signore 1314, patrioti scozzesi, affamati e soverchiati nel numero, sfidarono il campo di Bannockburn. Si batterono come poeti guerrieri. Si batterono come Scozzesi. E si guadagnarono la Libertà-

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