mercoledì 22 febbraio 2012

Caporetto

Disfatta! L'invasore venuto giù dai monti già dilaga in pianura, il popolo attonito rimane a guardare lo scempio perpetrato ai templi degli dei olimpici con rabbia e costernazione. Il nemico abbatte le statue, depreda gli altari, molesta le vestali, impunito, indisturbato. Imputare la colpa è finanche troppo facile. Un bersaglio che in tanti vogliono colpire, il fautore di questa Caporetto biancoazzurra gira a piede libero facendosi beffe delle lacrime. Per troppo tempo ci hai oltraggiati e pestati col tuo zoccolo caprino, eredità del demone dal quale discendi. Torna nel tuo inferno di cemento e aspirapolveri, lascia in pace questo popolo celeste sul quale hai fatto calare una colata di calcestruzzo più denso di quello con il quale vorresti deturpare questa città. Che razza di stregone sei? Con quanta perizia ti prodighi nello smantellare un'opera divina! Come non provi vergogna di te? Tempo fa, da queste pagine chiesi di porre rimedio al male compiuto. Vedo che non solo nulla è stato fatto in questa direzione, ma anzi, hai provveduto a peggiorare la situazione. E ora che anche la nostra guida ci ha abbandonato dopo averci guidato, tra alti e bassi, attraverso la tempesta, che cosa farai?  Memento mori

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