venerdì 4 novembre 2011

Concilio Tridentino

Urge una seduta del concilio. Ordine del giorno: la piccola chiesa riformata elvetica che ha avuto l'ardire di inviare un'ambasceria presso l'Urbe. Questi impenitenti zwingliani vanno trattati con grazia diplomatica, ma rispediti a casa con le ossa rotte. Tra patriarchi e vescovi spicca la voce di un piccolo prelato, un pretino di campagna: "La Controriforma parte dal mio piede". Così è, e tra lo stupore generale, i forieri delle pericolose tesi dei riformatori svizzeri, sono dispersi da un suo destro sporcato che al 62' trafigge l'incolpevole portiere. Come la storia ci insegna, la controrivoluzione conservatrice è partita troppo tardi ed il cammino per la riconquista d'Europa rimane impervio ed ostile. Tra un mese, l'ultima eresia da affrontare: stavolta quella dell'est, dove ortodossia e vampirismo, edilizia socialista e gelide foreste faranno da baluardo contro l'avanza dell'Aquila portatrice di luce.

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