giovedì 15 dicembre 2011

I Cosacchi dello Zaporož'e

In Europa a passo di carica cosacca. E la carica stavolta la suona il giovane Ataman Libor (Kozak appunto). I Cosacchi, si sa, vivono bighellonando nella steppa, ubriacandosi e lanciando i cavalli in corse folli a briglia sciolta, ma quando l'Aquila dello Zar chiama sono i primi ad accorrere nelle piazzeforti.
Ora comincia il secondo atto della Campagna d'Europa. Dunque, che i veterani si facciano animo e comincino ad assaporare la preda che la lunga marcia gli consentirà di afferrare. Perché come preconizzò il Vate, la via per la Vittoria può essere meno impervia di quello che sembra:

"Deh come allegri e rapidi si sparsero gli squilli
De le trombe teutoniche fra il Tanaro ed il Po,
Quando in cospetto a l'aquila gli animi ed i vessilli
D'Europa s'inchinarono e Cesare passò!"



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